Milocca, sede del Consorzio Asi di Enna, 10 marzo 2006, sono questi i luoghi e i giorni che hanno visto muovere i primi passi verso il riconoscimento di una DOP nell’ennese, la Pagnotta del Dittaino, già inclusa nel 2001 nell’Atlante del Pane di Sicilia (Consorzio di Ricerca Ballatore, 2001).
Le caratteristiche, che hanno valso al prodotto la candidatura a Denominazione di Origine Protetta, sono l’impiego di una semola rimacinata di grano duro ottenuta dalle varietà Simeto, Duilio, Arcangelo, Mongibello, Colosseo e Ciccio; l’impiego di lievito naturale chiamato "criscenti"; particolare consistenza e colore della crosta; capacità di mantenere inalterati per ben cinque giorni le caratteristiche organolettiche.
La zona di produzione della Pagnotta del Dittaino DOP interessa molti comuni tra l’ennese ed il catanese, da Assoro a Raddusa passando per Ramacca, Nicosia e molti altri areali ancora.
Due dirigenti del MiPAF hanno presieduto l’audizione pubblica che ha avuto come obiettivo di acquisire tutte le informazioni circa l’orientamento della filiera cerealicola interessata, il prossimo passo sarà l’esame della documentazione da parte della Commissione a Bruxelles per dare il via libera al riconoscimento DOP.
Alla cerimonia erano presenti oltre ai rappresentanti degli enti locali interessati, Regione Sicilia, Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore, Stazione >Consorziale per la Granicoltura di Caltagirone, Province di Enna e Catania e Camere di Commercio, i rappresentanti delle organizzazioni professionali e di categoria.
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